Jean Dufaux al suo esordio con Blake e
Mortimer omaggia una delle più celebri storie di Jacobs, ovvero Il marchio
giallo, costruendo un sequel che parte dall’avvenuta ricostruzione del
macchinario del professor Septimus e dall’esistenza di un manufatto alieno. Per
una volta Mortimer e Olrik collaborano per fermare la minaccia incontrollata
che si è scaturita dalle onde emesse dal “telecefaloscopio” e vi riescono grazie al parallelo intervento di Blake. Nettamente inferiore all’originale, di questa
storia si apprezzano la presenza di due personaggi femminili e l’omaggio a
Magritte. Non è certo una delle migliori storie di Blake e Mortimer, ma si inserisce in un contesto di seppur minime note di variazione rispetto alla serie originale, come ad esempio la giovinezza di Mortimer nei Sarcofagi del sesto continente.
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