Jean Van Hamme parte dalle sacre scritture,
ipotizzando che Giuda Iscariota non sia riuscito a suicidarsi e abbia vissuto a
lungo in povertà in quanto nessuno accettava in pagamento i 30 denari avuti in
cambio del suo tradimento. Rifacendosi un po’ ad Indiana Jones, Mortimer viene
coinvolto nel ritrovamento della tomba di Giuda e della sacca contenente le
monete, ritenuta da un gruppo di neonazisti l’arma definitiva per conquistare
il mondo. Fra colpi di scena, azioni dei servizi segreti e suggestive
ambientazioni in Grecia, la storia è molto bella, forse proprio perché ha un sapore che la rende leggermente diversa dalle altre. Qui l'elemento preponderante non è lo stato di tensione in cui viene solitamente mantenuto il lettore, ma l'intrecciarsi fra il racconto delle vicende di duemila anni fa' e le scene d'azione presenti. I due volumi sono disegnati
da artisti diversi perché René Sterne scomparve prematuramente ed il primo
volume fu terminato dalla moglie Chantal De Spiegeleer; il secondo fu affidato ad Antoine Aubin.
I libri sono pubblicati da Alessandro
Editore e in edizione più economica dalla Gazzetta
dello Sport.
Nessun commento:
Posta un commento