L’uscita del film è stata l’occasione per
leggere il fumetto, dopo 17 anni! (Anche di più se contiamo che prima del libro
della Coconino, la storia stava uscendo, un capitolo alla volta, in albi
spillati della Phoenix di Daniele Brolli, ma il
tutto si interruppe al terzo numero.)
È una bella storia, senza le sparatorie
esagerate del film, soprattutto raccontata con una tecnica da gran maestro del fumetto
qual è Igort. Nelle sue ultime opere, i vari “quaderni”, si è spostato su una
narrazione tramite le parole, affiancate da splendide illustrazioni, in 5
invece siamo alla perfetta integrazione di testo e immagini, al giusto ritmo. I
disegni a due colori sono anch’essi molto efficaci e contribuiscono a fare di
questo libro un’opera d’arte. Tutto in questo fumetto è perfetto: dalla
costruzione delle tavole ai dialoghi, dalle piccole vignette alle grandi
illustrazioni a tutta pagina, dalle sequenze mute ai dialoghi alle scene
d’azione, persino le interruzioni alla fine dei capitoli, ogni 32 tavole per la
pubblicazione in albi. Un capolavoro riconosciuto.
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