Finalmente
un’edizione in bianco e nero del capolavoro di Claudio Nizzi e Paolo Piffarerio!
Allagalla ha realizzato questo libro utilizzando le tavole originali che
l’artista aveva donato al museo manzoniano di Lecco ed il risultato è eccezionale.
Si dovrebbe parlare più propriamente di toni di grigio, fatto sta che il
tratteggio di Piffarerio risalta in tutto il suo splendore. Del resto, racconta
Nizzi nell’introduzione, fu proprio il maestro a proporre la realizzazione di
quest’opera dall’ambientazione a lui congeniale, che ottenne subito il
benestare del direttore del Giornalino don Tommaso Mastrandrea. Nizzi
opera la riduzione del testo originario con la maestria che lo contraddistingue
e Piffarerio realizza tavole che sono una vera gioia per gli occhi. Partendo
dai famosi drappeggi degli abiti eleganti per arrivare alle pose dei personaggi,
tutto è stupendo, ogni tavola ed ogni singola vignetta. Un’edizione che mancava.
Io di queste riduzioni nizziane ristampate da Allagalla ho I Miserabili. Sinceramente mi sembra che fosse disegnato meglio (vado a memoria), in questo Promessi Sposi noto un aspetto grottesco che rimanda ad Alan Ford.
RispondiEliminaPiffarerio disegnò Alan Ford per otto anni, dal '75 all'83 e I promessi sposi uscì a puntate nell'85. L'influenza dello stile grottesco in effetti c'è ed è evidente, ma non sminuisce la bellezza edlle illustrazione.
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