Non è un libro a fumetti anche se è al suo posto nella collana Graphic Journalism. L'autrice Lamia Ziadé aveva 7 anni quando a Beirut scoppiò l'inferno. I ricordi di una bambina si confonfono con le riflessioni di un'adulta e prendono forma attraverso brevi pagine di testo e tantissime illustrazioni che scorrono come un album di famiglia. Nel testo è condensata una tragedia, quella consumata in Libano nei primi anni di "guerra" dal 1975 al 1979: nelle illustrazione scorre tutto l'orrore ma anche una specie di catalogo di oggetti comuni che hanno segnato la vita dell'autrice in quel periodo.
La lettura è interessante e insieme ai disegni riesce a farci partecipi dei drammi vissuti.
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