All'inizio furono i supereroi: credo sia stato normale per un ragazzino all'inizio degli anni '70 restare affascinato dai superuomini. Forse preferivo gli eroi DC con Batman e Lanterna Verde in prima fila, ma era decisamente l'epoca dell'Uomo Ragno e dei Fantastici Quattro. Il nome Marvel era strettamente abbinato a Corno e con il debole appiglio di Superciuk, parodia di un supereroe, arrivai ad Alan Ford. Lì nacque una smisurata ammirazione per Max Bunker / Luciano Secchi che mi portò ad avere la curiosità di conoscere le altre sue creature fra cui la rivista Eureka.
I primi numeri furono arretrati rinvenuti al banco del mercato settimanale (per me unico punto vendita di fumetti oltre l'edicola) mentre l'acquisto di numeri nuovi iniziò nel 1978, quando avevo 14 anni. Su Eureka si parlava talvolta di Linus e di Oreste del Buono e il passo fu breve. Ricordo ancora l'annata 1979 di Linus rilegata in due volumi, acquistata in una libreria in centro a Firenze. Con Linus arrivò naturalmente anche AlterAlter e dato che in quel periodo le riviste rintracciacibili in edicola erano sostanzialmente quattro, l'unica che mancava all'appello, ossia Il Mago, arrivò giusto poco prima della sua chiusura, alla fine del 1980.
Di lì a poco sarebbe iniziata la seconda ondata di riviste. Ricordo l'ordine dei primi numeri arretrati di Totem fatto insieme ad un amico e l'emozione quando quelle meraviglie furono nelle mie mani. Da quel momento decisi che non mi sarei più lasciato scappare alcun numero di qualunque rivista fosse uscita. Proposito sostanzialmente mantenuto, come pure quello fatto anni dopo, quando inizia a lavorare, di completare le collezioni di tutte le riviste.
Adesso, alla soglia di 50 anni (come Linus!), mi trovo a non aver letto buona parte di queste riviste lentamente accumulate negli anni e solo di recente sistemate sugli scaffali e inventariate in un file del computer, assieme ai libri e tutto il resto dei fumetti. L'idea è stata quella di iniziare una lettura trasversale delle riviste anno per anno. In pratica preparo sul tavolo tutti i numeri usciti in un anno solare, tenendo separate le testate, e quando finisco di leggerne uno ne scelgo un altro variando ogni volta. Il risultato è ottimo perché si evita la ripetitività della lettura sistematica di una sola rivista.
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