sabato 14 giugno 2025

La mia vita con i fumetti: La rivista Sgt. Kirk


Sul canale YouTube omonimo di questo blog, ho recentemente completato una
playlist dedicata alla rivista Sgt. Kirk, che ritengo sia stata la più bella di tutte quelle esistite nei trent'anni della cosiddetta "grande stagione delle riviste". Ho registrato otto video in cui passo in rassegna tutti i numeri di questa rivista, cercando di evidenziarne le meraviglie ma anche i difetti.



Riassumendo un po’ di storia: all’inizio del 1967 c’era solo Linus in mezzo al deserto (Eureka sarebbe arrivata a novembre di quello stesso anno), quando l’imprenditore genovese Florenzo Ivaldi incontrò il suo autore preferito e lo invitò a trasferirsi nella sua città, dove gli avrebbe fornito un alloggio e uno studio e dato carta bianca per la creazione di una rivista a fumetti e di una storia inedita da pubblicare a puntate. Hugo Pratt accettò, Ivaldi acquistò i diritti di pubblicazione dei suoi stessi fumetti, già usciti in Argentina, e gli affiancò Claudio Bertieri per curare quella rivista che prenderà il nome dal famoso personaggio, ed il cui numero 1 uscì in edicola a luglio 1967, con la prima puntata di Una ballata del mare salato. Alla nascita di questa rivista ed alle splendide copertine di Pratt, è dedicato un libro molto grande e molto bello.



La rivista non raggiunse mai alti livelli di vendita ed ebbe una vita editoriale travagliata. Con il numero 18 (che era il diciassettesimo, essendoci stato un fascicolo con doppia numerazione), si concluse l’avventura in edicola, per proseguire in abbonamento, e con il 30 del dicembre 1969 cessare le pubblicazioni. Questi dodici numeri vennero pubblicati per garantire la conclusione di tutti gli abbonamenti in corso, dimostrando serietà e correttezza da parte di Ivaldi nei confronti dei lettori.



Dopo tre anni di pausa, nel 1973, Sgt. Kirk tornò a vivere, distribuita solo nelle librerie, con periodicità trimestrale, per poi passare alla bimestralità. Nel frattempo, Pratt non collaborava più strettamente con Ivaldi, e sulla rivista non apparvero altri suoi fumetti inediti, solo le copertine, mentre il Sgt. Kirk continuò ad essere presente, con le sue avventure, in ogni numero, fino alla fine.



Sono questi gli anni migliori, in cui ogni numero è uno spettacolo, a partire dalle copertine, che dopo un po’ diventano appannaggio di Sergio Toppi, per continuare con la qualità della carta e della stampa, con i fumetti e le illustrazioni e con gli articoli sul fumetto. Fra tutte le riviste che mi ritrovai il fatidico giorno, quando scoprii il mondo oltre le edicole, Sgt. Kirk fu quella di cui mi innamorai; purtroppo era il penultimo numero, il 60.



Venendo ai difetti, alla seconda metà della rivista si può rimproverare soltanto l’aver lasciato alcune storie a puntate interrotte nell’ultimo numero, con l’attenuante che poi vennero recuperate in volumi dalla stessa veste editoriale. Diverso è il discorso dei primi 30 numeri, che presentano una qualità della carta altalenante, buona nei numeri da 4 a 10, scarsa negli altri, ed una conseguente stampa non soddisfacente. Essendo, tutti i numeri di Sgt. Kirk, in bianco e nero, tale difetto è amplificato; e questo non solo con i parametri di oggi, ma anche considerando che il prezzo di copertina era di 500 lire, contro le 300 lire di Linus. Nei primi numeri, la rivista ospita anche alcuni fumetti sindacati statunitensi, come Terry e i pirati, Red Barry, Little orphan Annie, Radio patrol, e quasi tutti sono stampati in dimensioni ridotte, con il lettering al limite della leggibilità. Infine, ci sono degli intermezzi umoristici, sempre a fumetti, che hanno il sapore di riempitivi.



Nella rivista Sgt. Kirk, trovano posto le opere di Pratt, di altri autori argentini ed alcuni italiani. Nei numeri dal 31 in poi, si può godere dei vari stili di bianco e nero, con l’ampio formato e l’ottima qualità di carta e stampa. Un altro contenuto degno di nota, che troviamo fin dall’inizio e che sarà mantenuto per tutti i 60 numeri, è la parte saggistica, con interessanti articoli dei maggiori esperti di fumetti.

Negli anni ’80, arriveranno le riviste a colori, ma il fascino delle pagine di Sgt. Kirk rimarrà insuperato.


Per completezza, cito anche le due pubblicazioni che si ricollegano alla rivista Sgt. Kirk. Nel luglio 1997, per celebrare i trent'anni dall'uscita del numero 1, Ivaldi diede alle stampe il numero (62), messo fra parentesi perché non riparte da dove era rimasto il 61, ma contiene alcune storie autoconclusive.
Nel 2022, nella capitale ligure, si tenne una mostra intitolata Hugo Pratt da Genova ai Mari del Sud, e il relativo catalogo riporta la testata Sgt. Kirk ed il n. 63, come per aggiungere un ulteriore tassello ad una rivista indimenticabile, rimasta nel cuore degli amanti di Pratt e del classico fumetto avventuroso.




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