L’idea non è tanto quella di dare una nuova vita ad una delle più belle riviste a fumetti italiane, quanto di utilizzare quel nome evocativo per una serie di volumi antologici, il primo di 216 pagine, che si possono definire “riviste” perché pubblicano fumetti a puntate. In Alter Linus 1 troviamo quasi tutte storie datate 2023 (l’unica eccezione è un capitolo di Diario di una cagna, messo lì a promozione del libro), quindi inedite. C’è anche un racconto in prosa, come nei primi numeri della vecchia Alter Linus, e un articolo che racconta la storia editoriale della rivista, dal 1974 al 1986.
Di Sammy Harkham viene proposta Blood of the virgin, una storia
ambientata nel mondo del cinema, con tante piccole vignette, che si fa leggere
con molto piacere.
James Harvey, con il suo bianco e nero, spesso inquinato da inserti di colore, inizia
la sua storia dall’incontro fra una ragazza e un vagabondo; 25 tavole e…
continua nel prossimo numero.
Poi, abbiamo alcuni italiani: Fabrizio Dori con I figlio di Pan, Grazia
La Padula con il già citato Diario di una cagna, Giorgio Carpinteri con Il
portiere della giungla, e Igort con la prima puntata di Un certo dottor
Wong.
Woshibai viaggia a 20km/h, otto deliziose tavole autoconclusive.
Daniel Clowes racconta la storia di Pretty Penny.
Altri italiani per concludere: Leila Marzocchi con Serendipity, Miguel
Vila con allerta e Giuseppe Palumbo con la prima puntata de La sola
cura.
Un ottimo menù, che sicuramente invoglia la prosecuzione dell’acquisto di
questa rivista-libro.
Il libro è
pubblicato da Oblomov, costa 22 euro e può essere ordinato sul sito.
Se le storie continuano non è un libro, è una rivista.
RispondiEliminaE la triste verità è che 22 euri è tanto per una rivista (almeno per me).
Che periodicità ha? Andrebbe bene se fosse annuale, ma poi quando leggo il n.2 mi sono dimenticato il n. 1 :D
Ormai il fumetto è antipopolare, elitario.
È trimestrale, già uscito il n. 2, ma in fumetteria non mi è ancora arrivato. Sinceramente, l'elitarietà del fumetto non mi è mai dispiaciuta.
RispondiEliminaA dire la verità, non è solo Diario di una cagna a essere messo a promozione del rispettivo libro, ma anche i fumetti di Harkham, Dori e Clowes, tutti usciti in seguito (i primi due pernOblomov, l'ultimo per Coconino) in edizione integrale in volume.
RispondiEliminaGrazie della precisazione. Siamo tornati ai tempi della rivista Black.
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