In occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata ad Altan a Pistoia, la Coconino ha pubblicato il relativo catalogo ed il terzo volume con i fumetti del geniale autore. In Avventure metropolitane, troviamo tre storie lunghe: Fritz Melone (nella versione colorata dall’editore francese), Cuori pazzi, Zorro Bolero, e tre brevi: Maracaibo, Gloria, In fondo è metrò. Cercando in rete notizie sui libri di Altan, ne troviamo molti della Pimpa e diverse raccolte di vignette, con Cipputi nel titolo, ma ben pochi con i fumetti, con queste bellissime storie. Meritoria, dunque, l’iniziativa della Coconino di riproporle in volumi cartonati, il cui unico difetto tecnico, parlando di questo terzo titolo, il solo che ho acquistato, è che, leggendolo sotto il sole cocente, la carta si imbarca leggermente, come se fosse stata inumidita! Per il resto, il libro è fatto veramente bene, con l’indicazione della prima edizione di ciascuna storia (informazioni che alcuni editori evitano di dare) e un’introduzione di Maicol e Mirco. Per gli amanti di Altan è un vero piacere poter rileggere queste storie in una bella edizione, gustare le vignette piene di sporcizia, degrado, con tanti piccoli particolari.
Altan, Cipputi e la Pimpa è un giornale formato tabloid di 32 pagine che si presenta come catalogo della mostra, con articoli e riproduzione di disegni realizzati in gioventù. Ribaltandolo, troviamo Kika & Jaime, il primo fumetto di Altan, pubblicato in Brasile nel 1972, quando l’artista si era trasferito in Sudamerica. È un fumetto per bambini, in alcune tavole le nuvolette sono prive di testo, perché erano i piccoli lettori a dover inventare i dialoghi. Mancano alcune tavole che non è stato possibile reperire, quelle pubblicate sono state tradotte e letterate dallo stesso Altan. Un documento interessante e niente più.
Il libro è pubblicato da
Coconino Press, costa 32 euro e può essere ordinato sul sito
(al momento in cui scrivo questo articolo, due mesi prima della pubblicazione, acquistandolo si può avere in
omaggio il catalogo, che altrimenti costa 10 euro).
Curioso fenomeno quello della carta che hai descritto. Non ricordo di averlo mai sperimentato.
RispondiEliminaAnche a me è la prima volta che accade, e non ero al mare, ma a casa, in terrazza. Sarà colpa dell'ozono!
EliminaO magari la Coconino dovrebbe usare carta patinata.
EliminaIl procedimento di fabbricazione industriale della carta va sempre più a discarico della durata del prodotto. Nella contemporanea produzione industriale la luce diretta del sole (che in alcuni casi potrebbe servire a contrastare muffe e infezioni batteriche) è più dannosa che utile perché favorisce la depolimerizzazione.
EliminaLa durata di un libro contemporaneo non conservato in ambiente adatto credo si attesti in media sui 20-30 anni (dipende dal tipo di carta). Provate a lasciare un giornale in macchina per un mese. Credo addirittura che la carta patinata o semipatinata soffra di più questo problema del sole.
Mi capitano in mano delle settecentine fatte con carta di stracci che durerà mille anni, bianca come il giorno che fu stampata (lì però i problemi sono altri, inchiostri corrosivi, muffa, batteri).
https://www.aicrab.org/conservazione/alcuni-consigli-per-conservare-libri-e-documenti/
Poi leggere sotto il sole cocente non mi sembra questa grande idea. Almeno un ombrellone ...
La lettura risale a due mesi fa, si stava quasi bene sotto il solo, almeno in certi orari.
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