lunedì 19 settembre 2022

Ultime letture: Dylan Dog Color Fest n. 42

Questo numero di Dylan Dog Color Fest non presenta materiale inedito, ma tre delle tredici storie del Grouchomicon, un costoso cofanetto uscito nel 2017.

Zerocalcare scrive Lo Sbucciacipolle, una storia piuttosto classica, con il cliente che rivolge all’indagatore dell’incubo e Groucho, al posto di Dylan, lo risolve. I clienti sono ragazzi giunti appositamente da Roma e l’autore non rinuncia a fare di questa storia, una sua storia, con tutte le caratteristiche che lo contraddistinguono.
Maicol&Mirco “scarabocchia” Papà sto male, un Groucho bambino mentre dialoga con suo padre, e lo scambio di battute è divertente ed intelligente come al solito. L’aspetto delle tavole, tipico dell'autore, è decisamente sconvolgente rispetto alle altre di questo stesso albo e di tutta la produzione bonelliana.
Marco Bucci e Jacopo Camagni in La caduta di Gro-uk-oh, trasformano Groucho in un nerboruto barbaro della Cimmeria, con tanto di bella ragazza al seguito, con la quale avere un rapporto sessuale. Poi c’è una svolta e una bella conclusione, il tutto con un disegno in stile classico.
Se dovessimo cercare un filo che lega insieme queste tre storie, quanto mai diverse l’una dalle altre, diremmo che gli elementi classici di Dylan Dog sono stati separati: nella prima storia è rimasto il soggetto, nella seconda gli interventi di Groucho e nella terza il disegno. Recentemente, Recchioni ha avuto modo di scrivere sui social che Dylan Dog Color Fest è una rivista di fumetti d’autore e, dopo la lettura del numero 42, potrei dargli ragione.


L’albo è pubblicato da Sergio Bonelli Editore e si trova facilmente in fumetteria.

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