Al centro della prima fila, la cartellina V∴V∴V∴V∴ archive #1 e intorno i cinque albi in essa contenuti. |
Le
quattro V stanno per “Virulent Vessels of Vesicating Vices” e sotto questo
titolo Henri Dumas ha realizzato vari brevi fumetti senza parole, che la Hollow
Press ha pubblicato fra il 2017 e il ’18, in sei albi spillati, di cui cinque
sono stati poi inseriti in una cartellina, insieme ad una spilla e un adesivo, limitata
a 313 copie numerate, sulla quale viene scritto a mano il nome dell’acquirente.
Den Dwellers #1 conta 16 pagine quadrate, con tante piccole vignette, in
cui vediamo uno strano essere con la testa d’uovo, che sembra nascere, venire
assorbito da un’altra entità e rigenerarsi all’infinito. Le uova sono il tema
ricorrente di Dumas, a cominciare da Egg thieves, 8 tavole quadrate con
quattro vignette ciascuna, in cui alcune uova vengono rubate e mangiate. In Subterranean
sacriledge un personaggio vagamente umano, con la benda sugli occhi, per 9
tavole trasporta un uovo tenendolo con un cucchiaio. Anche Subterranean
centrifuge (14 tavole) vede un uovo al centro della narrazione: espulso da
una creatura e trasportato da altre, viene venerato come un dio. Toad è
composto da sole 8 pagine, di cui 4 a fumetti con una strana creatura si
trasforma e si nutre per poi diventare a sua volta cibo.
Den Dwellers #2
è esattamente il prosieguo del precedente; ad una delle scene si ricollega l’ultima
vignetta di un’altra opera di Dumas, a confermare l’infinità circolarità dei
suoi fumetti.
Le prime due vignette a sinistra provengono da Den Dwellers #2, quella a destra da Sparagomosia’s rising volume 2. |
Sparagomosia’s rising si sviluppa in due volumi, pubblicati solo in inglese dall’editore italiano, e racconta le vicissitudini di un personaggio antropomorfo, con un solo corno sulla sinistra, che nel primo volume fa uno strano sogno a seguito dell’ingestione di funghi allucinogeni. Nel secondo capitolo gli arti del nostro si trasformano in serpenti, in un susseguirsi di scene fantasiose e inquietanti.
Sarà il caso di utilizzare, una volta tanto, la parola “underground” (qualunque sia il suo significato) per meglio descrivere la provenienza di fumetti come questi, che non chiedono altro che di essere letti senza porsi troppe domande. Complice l’ottima cura editoriale, questi albi sono oggetti molto belli, da possedere e collezionare, anche se magari i fumetti in essi contenuti, erano stati concepiti per un’esistenza più effimera e meno duratura.
Subterranean
centrifuge e Toad. |
Subterranean
sacriledge, Den Dwellers #1 e Egg thieves. |
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