Giuseppe Palumbo ha collaborato più volte con la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, quando direttore del museo era James Bradburne. Nel 2009, in occasione di una mostra dedicata a Caterina de’ Medici, da un’idea di Bradburne, Palumbo realizza questo fumetto di 54 tavole, intitolato EternArtemisia. In una città fantascientifica, in un futuro in cui le donne non sposate o vedove, non hanno alcun diritto civile, Artemisia rimane vedova del marito Mauso e si ritrova nei bassifondi dove viene avvicinata da una donna chiamata Chimera. Mauso ricopriva una carica pubblica e stava progettando una mostra evento intitolata “L’impero della grande madre.” Chimera convince Artemisia a collaborare alla ricerca delle opere, disperse fra musei e collezioni private, per poter dare vita, clandestinamente, all’evento. Assistiamo così al reperimento delle opere, fino allo scontato finale. Se non fosse per i magnifici disegni, si potrebbe definire una storia interessante, ma nulla di più.
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