Se mai ce ne fosse
stato bisogno, questo libro dimostra come Radice e Turconi, oltre a inventare
magnifiche storie ed a renderle graficamente con uno stile perfetto, sono
maestri nella tecnica della narrazione per immagini. Si è detto che La
terra, il cielo, i corvi è un fumetto molto didascalico ed è innegabile che
lo sia, ma se osserviamo, ad esempio, le tavole sotto riprodotte, si capisce
come, anche senza parole, vengano trasmesse al lettore le sensazioni e le
emozioni provate dai personaggi. Tornando allo stile di Turconi, quel
“realistico ma non troppo” si sta dimostrando come il più adatto per il fumetto
moderno non seriale. Teresa radice lascia parlare Attilio, il soldato italiano
prigioniero in Russia che fugge con altri due. Lui scherza sul fatto che
“c’erano un italiano, un tedesco e un russo” sembra l’inizio di una
barzelletta, che però non fa ridere. Questo non sarà il capolavoro di Radice e
Turconi, ma è un gran bel libro che sovrappone il testo alle immagini e questi
due componenti possono anche essere fruiti separatamente, l’uno senza l’altro.
Se si legge solo il testo di alcune pagine consecutive, si comprende la storia
e ci si accorge di poter fare a meno delle immagini. Viceversa, si possono
guardare le figure senza leggere le didascalie ed il risultato è lo stesso, la
storia è la medesima, con più o meno dettagli, ma la sostanza non cambia. Se tutto
questo sia un pregio o un difetto, lo lascio decidere ai posteri, a me il libro è piaciuto, tantissimo.
Il libro è pubblicato da Bao Publishing, costa 20 euro e può essere ordinato sul sito.
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