A
quanto mi risulta, l’intera serie di Paulette di Georges Wolinski e
Georges Pichard è raccolta in questi due libri, dopo la pubblicazione a puntate
su Linus, i suoi supplementi e Alter Linus. Il primo volume preso in esame è
della Milano Libri ed uscì nella collana I
nostri immortali nel 1975; il secondo inaugurò, nel
1979, la collana I
racconti delle nuvole delle Edizioni L’isola
Trovata.
Non è
un fumetto erotico, ci tengo a sottolinearlo perché il fatto che la
protagonista sia quasi sempre nuda trae in inganno chi giudica solo per aver
visto le figure, ma non letto la storia (stesso discorso si potrebbe fare, in
altra sede e in altri termini, per Valentina). Lo scopo di Wolinski è
quello di parlare di politica; Paulette è una ricca ereditiera che regala i
soldi a chi ne ha bisogno, politicamente è di sinistra e non compie gesta
erotiche, a meno di non considerare tale l’attitudine a sentirsi a proprio agio
senza vestiti. Il geniale autore le pone a fianco un’altra avvenente fanciulla
(mora, mentre Paulette è bionda) che in realtà è un vecchio uomo trasformato
per magia; Giuseppe (verrà sempre chiamato così, anche con le sembianze femminili) vorrebbe invece godersi il denaro di Paulette e le fa da contraltare. Nelle
350 pagine del primo libro Paulette vive molte strampalate avventure che la
portano in giro per il mondo, ma rientra in Francia in tempo per votare alle
elezioni politiche! Nell’ultima parte la ricchissima bionda finanza una città
utopistica, dove ognuno può dedicarsi alle attività che preferisce e se ha
bisogno di soldi ... non ha che da prenderli, dato che ogni giorno vengono
distribuiti a tutti.
Il
secondo libro, di 70 pagine, è un ricordo di Paulette quando aveva 13 anni e
fuggì di casa per assistere allo spettacolo del Circo delle Donne e da lì vive
una serie di avventure sullo stesso tono delle precedenti. Lo stile di Pichard
si è evoluto, qui il sesso femminile è esposto (nel primo
ciclo di storie non era mai avvenuto) ben depilato in varie occasioni e ci sono anche scene di rapporti
sessuali. Nelle brevi note introduttive Wolinski tenta di giustificare la deriva erotica e parla
di “un universo di fantasmi maschili, dove le donne sono di sogno, per metà
materne, per metà troiette” e spiega che per lui e Pichard “le storie di
Paulette sono dediche d’amore per le donne, per quelle che abbiamo avuto e,
soprattutto, per quelle che abbiamo sognato di avere”.
Nel
complesso Paulette è un gran bel fumetto, a tratti un po’ verboso ma scorrevole,
soprattutto disegnato da un Pichard all’apice della carriera. Un’opera figlia
degli anni ’70, che oggi può apparire datata ma risulta ancora interessante e
piacevole.
Due pagine dal libro Paulette. |
Due pagine dal libro Paulette va al circo. |
Due pagine dal libro Paulette va al circo. |
Non
mi risultano ristampe di questi fumetti, ma le due edizioni citate (Paulette,
Milano Libri Edizioni 1975 e Paulette va al circo, L’isola Trovata 1979)
sono facilmente reperibili sul mercato dell’usato.
Solo una precisazione: esiste un settimo (e ultimo) episodio di Paulette, inedito in Italia.
RispondiEliminaL'editore Oblomov ha in programma di ristampare l'intera serie, fra questo e il prossimo anno.