Con
un pretesto molto fantasioso quanto ingenuo, un pittore si trova a vivere per
alcuni giorni in una sorta di clausura (in una villa, con i cellulari spenti,
niente tv o altri contatti con l’esterno) insieme a quattro modelle che hanno
accettato di posare nude; una di loro è una sua ex fidanzata. Nelle sequenze
che si svolgono al di fuori della villa, veniamo a sapere che sono avvenuti gli
attentati di Parigi, del 13 novembre 2015, ma viene deciso di non dire niente
al pittore ed alle modelle. Queste, fra chiacchiere più o meno frivole, discussioni
filosofiche e assunzione di funghi allucinogeni, danno vita a rappresentazioni dei
quadri di Salvator Dalì. Tutto questo ad opera di Joann Sfar, autore tanto poliedrico
quanto prolifico, che sfoggia un tratto tremolante per raffigurare le tante
scene di nudo presenti in questo libro. Un fumetto abbastanza impegnativo, che
si fa apprezzare proprio in quanto lettura tutt’altro che leggera.
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