Dopo
averci emozionato con La saggezza delle pietre, Thomas Gilbert torna a
colpire, passando dal bianco e nero al colore e dalla natura all’essere umano. Nel
villaggio di Salem (distante dall’omonima città) le cose non vanno bene, i
raccolti sono scarsi, il pastore, che ha il suo scheletro nell’armadio, non
riceve più tante donazioni dai poveri contadini e c’è bisogno di un capro
espiatorio. Così alcune donne vengono accusate di stregoneria e condannate e
tutto si risolve sulla pelle delle povere sventurate. Gilbert racconta tutto
questo in 192 tavole con il suo tratto sottile e poetico con colori tenui che
ogni tanto sfociano nel nero della notte e delle vesti. Uno stile veramente
bello quello del giovane autore francese che sa creare ottime storie e
raccontarle molto bene. Un altro piccolo capolavoro.
Nessun commento:
Posta un commento