Il secondo libro di Blake e Mortimer ad
essere realizzato da autori diversi da Jacobs è di carattere squisitamente
spionistico, con molti dialoghi e poca azione, fra Londra, Mosca e Baikonur. I
russi stanno approntando un’arma batteriologica con virus provenienti dallo
spazio, veicolati da un razzo, e starà ai nostri due eroi appropriarsi di un
campione in modo da produrre un antidoto prima che avvenga il peggio. Le
trame delle storie di Blake e Mortimer sono piuttosto ingenue come potevano
esserlo negli anni ’50 e gran parte del loro fascino è proprio qui; imitando lo stile di Jacobs, non solo grafico ma soprattutto narrativo, i personaggi e le storie funzionano anche con altri autori.
Il libro è pubblicato da Alessandro Editore e in edizione più economica dalla Gazzetta dello Sport.
Per me il miglior Blake e Mortimer post-Jacobs, assieme a Lo strano appuntamento di Van Hamme.
RispondiEliminaAspettando l'imminente album di Schuiten, s'intende.