Ottimo inizio della serie creata da
Gianfranco Manfredi, interessante, ben sceneggiata, classica nell'impostazione
e moderna nei contenuti; molto autoriale.
Il primo episodio si svolge nel marzo 1968
ed è quello da cui poi si svilupperanno tutte le vicende future e passate dei
sei personaggi, come spiega l'autore nella presentazione.
Nel numero 2 sono trascorsi vent'anni e
possiamo osservare i cambiamenti avvenuti nelle vite di tutti loro.
I numeri 3 e 4 sono in stretta
continuità fra di loro e narrano di una vacanza trascorsa insieme dal gruppo di
amici, che si conclude con la prima pagina dell’Unità che annuncia l’invasione
della Cecoslovacchia nell’agosto 1968.
Cani sciolti si preannuncia dunque una
bella serie che ricostruisce un periodo di storia della società e del costume
italiani attraverso le vicende di un gruppo di persone.
Gli albi della collana Cani sciolti sono pubblicati da Sergio Bonelli Editore e si trovano facilmente in fumetteria.
Sì, è una serie che trovo molto interessante anche io e ho letto solo i primi due numeri (gli altri sono sul comodino e domani esce il nuovo numero), tanto che ci ho dedicato un post per io 😎.
RispondiEliminaIo presi solo il cartonatone con l'anteprima dei primi due episodi. Mi intrigò, ma l'apparato grafico della serie mi ha fatto desistere. I due numeri di Casalanguida in particolare sembravano pensati per il colore e senza risultavano un po' vuoti.
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