Tiziano Sclavi libera la propria fantasia ed alla fine esagera. Se il primo episodio di Roy Mann era carino, con la citazione di Flash Gordon (e tante altre), qui troviamo gli Stati Uniti che dichiarano guerra a sé stessi e combattono in modo talmente assurdo da far perdere il filo della storia, ammesso che una storia ci sia. Il protagonista si muove in un mondo strampalato, come era avvenuto nel primo albo, solo che qui non c'è niente che ispiri simpatia. Anche i personaggi che ritornano, Lara e Ling (con la ragazza che non perde occasione per restare senza vestiti), lo fanno in maniera piuttosto forzata e disorganica. Un albo la cui lettura un po' infastidisce se si pensa ai nomi degli autori e a ciò che in altre occasioni hanno saputo creare.
Tutte e tre le avventure di Roy Mann sono state riproposte, in bianco e nero, in un unico libro pubblicato nel 2013 da Rizzoli - Lizard.
Dovrei rileggermi Roy Mann ma in effetti probabilmente questo è l'episodio più debole (come spesso capita alle seconde parti di trilogie, anche se non so se Roy Mann nasceva proprio di tre volumi). Io però ho apprezzato anche questo, pur se in effetti è un bel po' incasinato.
RispondiEliminaLeggendo la prima storia sembra quasi che dovesse finire lì, senza alcun seguito. La seconda a mio avviso non è solo spiazzante e volutamente assurda, è semplicemente esagerata. Mi andrò a rileggere la terza parte e vediamo.
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