I disegni iperrealistici sono affascinanti e spettacolari ma poco adatti a rappresentare le espressioni dei personaggi la cui recitazione risulta spesso sbagliata. Questo libro non sfugge alla trappola e Stefano Raffaele ci regala splendide immagini ma volti con espressioni talvolta indecifrabili, in altri casi decisamente fuori luogo rispetto alla situazione. Lo sceneggiatore Cristophe Bec, dal canto suo, ama variare le tavole, creando griglie sempre diverse ma spesso formate da vignette troppo piccole che mortificano l'arte e rendono più difficoltosa la lettura. La storia è interessante e ben costruita, si legge con piacere e ci si lascia coinvolgere; tutto sommato un bel libro.
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