venerdì 29 aprile 2016

Ultime letture: Il tempo smarrito di Monsier M.

Giunta alla terza serie, la collana Schizzo Presenta del Centro Fumetto Andrea Pazienza abbandona l'omogeneità per consentire, variando ogni volta la veste editoriale, la migliore pubblicazione di ciascuna opera; onore dunque al merito. Il terzo numero di questa serie ospita un fumetto di Anna Conzatti che ha come protagonista il responsabile dell'ufficio oggetti smarriti. L'insolito argomento e l'insolita caratteristica di non disegnare gli occhi dei personaggi, rendono questo albo veramente singolare. Anche la colorazione è particolare: una mezzatinta a due colori (nero e rosso) per la maggior parte delle tavole, colori pastello per la scena in cui Monsieur M. va trovare la madre e nero e marrone per i ricordi dell'infanzia. Tutto ciò rende questo fumetto estremamente interessante ma anche molto bello. Una storia fatta di piccole cose, di oggetti smarriti, di particolari, di buoni sentimenti; una storia che lascia una piacevole sensazione nonostante il finale non sia esattamente lieto.






mercoledì 27 aprile 2016

Ultime letture: Scene di caccia (Gli albi di Orient Express Speciale)

Il sopratitolo di questo albo, I testamenti di Sant'Ambrogio (prima parte), non spiega che si tratta della continuazione delle avventure di Rebecca, ripartendo proprio dal viaggio verso Milano, quando si era concluso il primo libro. Purtroppo questa nuova avventura, a colori, è rimasta incompiuta; i tre testamenti non sono riuniti ed il tesoro a cui dovrebbero condurre è ancora una chimera. Le 72 pagine si leggono piacevolmente ad un buon ritmo e resta solo il rammarico per la mancanza di un finale.



lunedì 25 aprile 2016

Ultime letture: Rebecca

Il capolavoro di Renato Queirolo e Anna Brandoli è qui, nello splendore del bianco e nero perfettamente stampato sulla carta ruvida e di ampio formato del volume delle Edizioni Orient Express nel 1984 (versione riveduta e corretta rispetto a quanto pubblicato a puntate su Linus, nel periodo in cui il formato della rivista era ridotto). Quattro parti e sedici brevi capitoli i cui titoli, lunghi e descrittivi, costituiscono una curiosa caratteristica particolare di questo libro. Per fare un esempio, la prima parte si intitola: Come il rovescio del rovescio non sia esattamente il diritto ed il primo capitolo: Della fortunosa ospitalità concessa da Rebecca Cioara dei Grigioni detta "Lupa" a un uomo nudo. La storia si svolge nel 1492 nelle campagne della Lombardia, iniziando, come recita la didascalia accanto al titolo del primo capitolo, sul Lago di Piona (una baia del Lago di Como) il 29 febbraio. Alla fine delle 142 tavole lasciamo Rebecca e Anna la rossa in viaggio verso Milano e nel mezzo abbiamo una serie di avventure e di bellissimi personaggi fra cui spicca Menocchio per la cui fisionomia è stato preso a modello Dario Fo. La narrazione è coinvolgente ed appassionante con una perfetta integrazione dei testi e dei disegni.



sabato 23 aprile 2016

Ultime letture: Alias (Gli albi di Orient Express n. 36)

La magnifica coppia formata dallo sceneggiatore Renato Queirolo e la disengatrice Anna Brandoli diede vita, negli anni '80, a diversi bellissimi fumetti fra cui quello contenuto in questo albo che si conclude con la laconica dicitura "Fine dell'episodio" che normalmente significa che ci sarà un seguito. Il protagonista, il nano Alias che dà il titolo all'albo, non arriva fin dall'inizio, conosciamo prima gli altri personaggi e per la loro vicenda una conclusione c'è. Ben delineati tutti i caratteristi, bella la storia, ottima la narrazione, molto piacevoli i disegni ed i colori. In poche parole un albo stupendo.




giovedì 21 aprile 2016

Ultime letture: Deadly White (Gli albi di Orient Express n. 35)

In un'era immaginaria un esercito di fantasia combatte una guerra scaturita dalla fantasia dall'autore Antonio Tettamanti con i disegni di Enea Riboldi; la tecnologia somiglia a quella degli anni '40 ed il protagonista è un pilota di aerei. In questo scenario si svolge la vicenda di Deadly White che nel primo capitolo resta fra i pochi sopravvissuti all'attacco di una base aerea. Nel secondo capitolo (di lunghezza doppia rispetto al precedente), a seguito di un atterraggio di fortuna nel deserto, il protagonista ed un suo superiore vengono catturati ma riusciranno a fuggire con l'aiuto di una ragazza. Storia lineare priva di particolari attrattive per un albo senza lode né infamia che scorre velocemente.




martedì 19 aprile 2016

Ultime letture: Porfiri - Altre storie (Gli albi di Orient Express n. 34)

Altre due storie dell'investigatore privato tedesco, alle prese prima con una setta satanica e poi con il rapimento di un cane. Come al solito i casi si risolvono con un po' d'intuito e molta fortuna. Non saranno capolavori, queste storie brevi di Franco Saudelli, ma si leggono con piacere ed il protagonista ispira sempre simpatia. Si mettono in evidenza la costruzione delle tavole, sempre diverse ed i lievi accenni al feticismo dei piedi femminili tanto caro all'autore.





domenica 17 aprile 2016

Ultime letture: Roy Mann - In uno strano mondo (Gli albi di Orient Express n. 32)

Negli anni'80, prima dell'uscita del n. 1 di Dylan Dog, la genialità di Tiziano Sclavi e la maestria di Attilio Micheluzzi si unirono per divertimento. I due crearono un personaggio ambientato negli anni '30, autore di fumetti che in questo episodio si trova proiettato in un mondo nato dalla sua stessa
fantasia. Aggiungiamo una protagonista femminile che resta completamente nuda per tutta la storia ed una serie infinita di citazioni ed otteniamo Roy Mann. Divertimento per gli autori e per il lettore, un fumetto "leggero", senza alcun impegno, una storia strampalata e piacevolissima.




venerdì 15 aprile 2016

Ultime letture: La quarta necessità

Secondo Daniele Luttazzi fra le necessità dell'uomo al quarto posto c'è il sesso e questo libro, splendidamente disegnato da Massimo Giacon col suo coloratissimo e inconfondibile stile, racconta la vita di un personaggio votato al sesso fin da piccolo. Il tutto procede per brevi episodi, sempre molto divertenti con giochi di parole, sentenze e battute spiazzanti. Ci sono scene di sesso esplicito in questo libro, ma non si riesce a definirlo volgare. Un bel libro per trascorrere un'ora piacevole, completato dall'interessante sceneggiatura proposta integralmente in appendice al volume.




mercoledì 13 aprile 2016

Ultime letture: Felina

Disegno elegante, ma non ancora raffinato come sarà in futuro, quello di Annie Goetzinger negli anni '70. Colori piatti e irreali per una bella storia narrata ad un ritmo incostante, a tratti didascalico, in altri momenti più veloce. Felina è stata abbandonata alla nascita, cresce in un circo e sposa un principe; questo libro è la sua storia. Si legge velocemente e con piacere, pur non essendo certo un capolavoro. Degna di nota la costruzione delle tavole, mai banale e sempre ricca di elementi decorativi che non stonano ed aggiungono un tocco di eleganza.




lunedì 11 aprile 2016

Ultime letture: Deepwater prison

I disegni iperrealistici sono affascinanti e spettacolari ma poco adatti a rappresentare le espressioni dei personaggi la cui recitazione risulta spesso sbagliata. Questo libro non sfugge alla trappola e Stefano Raffaele ci regala splendide immagini ma volti con espressioni talvolta indecifrabili, in altri casi decisamente fuori luogo rispetto alla situazione. Lo sceneggiatore Cristophe Bec, dal canto suo, ama variare le tavole, creando griglie sempre diverse ma spesso formate da vignette troppo piccole che mortificano l'arte e rendono più difficoltosa la lettura. La storia è interessante e ben costruita, si legge con piacere e ci si lascia coinvolgere; tutto sommato un bel libro.




sabato 9 aprile 2016

Ultime letture: Green Manor

L'attraente copertina che simula un antico volume rilegato in pelle nasconde un piccolo capolavoro di stile. Raccontare un delitto in sette tavole, ogni volta con personaggi diversi da presentare, non è da tutti e se mettiamo insieme sedici brevi racconti di altrettanti delitti, ciascuno di sette tavole, il risultato è entusiasmante. Aggiungiamo poi i disegni in stile grottesco e i colori che sottolineano le atmosfere delle diverse scene, ed ecco che abbiamo l'integrale di Green Manor. Ci sono anche un prologo ed un epilogo che niente aggiungono ed alcuni interessanti schizzi preparatori. Un libro delizioso che propone uno dei mille modi di fare fumetto, il racconto breve, che qui raggiunge vette elevatissime.




giovedì 7 aprile 2016

Ultime letture: L'Histoire d'O n. 2 (Olympia Press 1986)

Qualche tempo è trascorso dall'epoca della prima Histoire, Madame O è ora un'elegante signora, sempre molto bella. Da ospite di Roissy (il ricordo di quel periodo è ancora vivo e dà luogo ad alcuni brevi flashback) adesso è lei a portare a Nuova Roissy una giovane ragazza vergine. Si tratta della figlia di un uomo d'affari che Madame O deve contrastare essendo stata ingaggiata da altri e questa è una delle mosse della partita a scacchi in cui è strutturata l'intera storia. Un'altra abile mossa è quella di offrirsi nuda al suo avversario per essere frustata; in quel frangente pronuncia la frase più rappresentativa di questa evoluzione del personaggio: "Le frustate fanno male, ma io misuro il potere dalla mia capacità di sopportarle... non dalla forza che voi impiegate!". Alla fine la partita a scacchi è dichiarata pari e per il lettore un cerchio si è chiuso. L'Histore d'O aveva raccontato la trasformazione da ragazza normale a oggetto di piacere degli uomini, schiava sessuale ben addestrata e poi aveva lasciato lì la protagonista, nelle mani di sir Stephen (che fa qui una fugace apparizione), senza una vera conclusione. Questo libro ha come antefatto il passaggio a donna matura, libera di condurre il gioco; poi c'è un inizio, uno svolgimento ed una fine.
Nell'Histoire d'O Crepax era stato piuttosto vago circa lo scorrere del tempo ed anche qui mancano riferimenti precisi. Tutta la vicenda potrebbe svolgersi nell'arco di pochi giorni, ma non è importante e l'autore si concentra solo sui passaggi essenziali, lasciando apparentemente dei vuoti nella sceneggiatura. In realtà la storia viene intenzionalmente narrata a salti, soffermandosi solo su mosse e contromosse, non su quello che sta in mezzo. Non si perde più di tanto a descrivere visivamente, come ci aveva abituato, i particolari di un rapporto sessuale, di una partita a tennis o di una donna che viene frustata (nell'Histoire d'O abbondano le pagine spese a mostrare il formarsi dei segni sulla pelle). Questa è un'evoluzione nello stile narrativo di Crepax che negli anni procede verso una sintesi.
Nel complesso il libro è molto bello, con una carica erotica altissima creata con più eleganza e meno scene esplicite rispetto al passato. Un erotismo raffinato che unito al tratto sempre affascinante, fa di questo fumetto una delle ultime grandi opere di Guido Crepax.







martedì 5 aprile 2016

Ultime letture: Il rapporto di Brodeck

Le meravigliose illustrazioni in bianco e nero di Manu Larcenet sono esaltate dalle ampie dimensioni delle vignette impaginate nel formato orizzontale, all'italiana, e dalla carta di un bianco sporco che evidenzia le atmosfere cupe e drammatiche del racconto. La narrazione procede lenta e frammentata, come la memoria del protagonista, e si concluderà in un secondo volume. Tutto si svolge in piccolo villaggio di poche anime e nei ricordi di un campo di concentramento. La caratteristica fondamentale è la perfetta fusione di testi e disegni nel soffermarsi sui volti, sui gesti, sul paesaggio, eppure, con pochi dialoghi, portare avanti la storia. Un libro stupendo, una vera opera d'arte.





domenica 3 aprile 2016

La mia vita con i fumetti: Lucca Collezionando 2016

Cronaca e fotografie di sabato 2 aprile alla mostra mercato del fumetto.


Dal mio punto di vista la collaborazione tra ANAFI e Lucca Comics and Games è riuscita perfettamente: la sede della mostra si raggiunge facilmente dall'uscita dell'autostrada, il parcheggio vicino all'ingresso costa 2 euro; lo spazio è talmente ampio da permettere stand grandi e corridoi larghissimi, mostre espositive e sala incontri sono nello stesso padiglione degli stand. L'atmosfera è quella di tante mostre mercato in cui si vendono solo fumetti, solo che qui, oltre ai commercianti, ci sono alcuni editori e soprattutto autori. Siamo solo all'inizio ma la struttura (logistica e organizzativa) è pensata per funzionare anche molto più in grande: se crescita ci sarà non creerà problemi.

Il clima era quello familiare, con gli autori che, non temendo l'assalto delle folle della manifestazione di fine ottobre, erano disponibili per farsi fotografare con i propri ammiratori e scambiare due chiacchiere. In poche parole una manifestazione veramente bella, dedicata solo al fumetto ed ai suoi appassionati.

Sono rimasto alla mostra dalle 10 alle 17,30 e in tutte queste ore ho avuto modo di visitare con attenzione i (circa) 70 stand, fermarmi a parlare con amici e conoscenti e seguire diversi incontri fra cui quello (documentato nelle foto) che ha visto quattro autori lasciare le impronte nel cemento per la Walk of Fame che, come ha spiegato Renato Genovese (direttore di Lucca Comics and Games), sarà allestita in una strada pubblica.

Ho acquistato libri di nuova uscita con un'interessante eccezione: Strips tease - viaggio sistematico sotto e dentro il fumetto (edito da Arcicomics nel 1985) è la prima pubblicazione di quel "progetto giovani" da cui di lì a breve nascerà il Centro Fumetto Andrea Pazienza. Allo stesso stand ho preso uno Schizzo Presenta: Il tempo smarrito di Monsieur M. e due Alter Schizzo: La principessa rossa e Bittersweet super stories.

Allo stand ANAFI mi sono aggiudicato l'interessante Ray Kitt, ovvero un cartonato di grandi dimensioni e poche pagine, con la prima opera realizzata in Argentina da Hugo Pratt: vignette che si alternano a brevi paragrafi di testo scritto da Héctor Oesterheld.

Alla Tunué il volume Maledetta balena con disegno e dedica di Walter Chendi.

Infine allo stand Allagalla: innanzi tutto il poderoso volume del Capitan Erik di Claudio Nizzi (che lo ha autografato) e Ruggero Giovannini (cui seguiranno, dal prossimo anno, tre libri con le storie disegnate da Attilio Micheluzzi). Poi, vista la presenza del maestro, non poteva mancare l'acquisto del portfolio The Art of Sydney Jordan e del volume a colori Hal Starr con dedica.

Tavola numerata e firmata dal portfolio di Sydney Jordan.

Michele Ginevra allo stand del Centro Fumetto Andrea Pazienza.

Moreno Burattini col sindaco di Lucca.

Il maestro Sydney Jordan durante la conferenza.

Jordan mentre lascia le impronte per la Walk of Fame.

Un sorridente Fabio Civitelli dopo aver lasciato le impronte (a sinistra il direttore Renato Genovese).
 
Claudio Nizzi per la Walk of Fame.

Nizzi durante la conferenza.

Giovanni Ticci dopo aver lasciato le impronte.


Alfredo Castelli durante uno degli incontri.



Ultime letture: Un oceano d'amore

Cosa si può raccontare in 222 pagine senza parole? La storia di un pescatore che naufraga (e fra mille peripezie si imbatte anche in moderni pirati) e della moglie che lo va a cercare a Cuba. Una storia con tratti che potrebbero essere anche drammatici, ma che sono affrontati con leggerezza, tenerezza e divertimento. Un libro bellissimo che dimostra come la forza delle immagini e l'espressività dei volti caricaturali valgano, letteralmente, più di mille parole.





venerdì 1 aprile 2016

Ultime letture: Il castello

Inizia come La bella addormentata nel bosco e finisce raccontando dettagliatamente la storia delle suore barbute; tutto questo in oltre 400 tavole a fumetti. La lettura di questo libro è piacevole, divertente ed appassionante dall'inizio alla fine, non c'è mai una caduta di stile; in poche parole è bellissimo. L'autrice Linda Medley ci accopagna nel suo mondo di umani e animali antropomorfi, diavoli e folletti e ci lascia andare via solo dopo averci incantato con le vicende degli stupendi personaggi che lo popolano.