Nelle 304 pagine non numerate Nat Powell salta continuamente dal presente (vignette dai contorni lineari) al passato (contorni frastagliati) e varia la composizione della tavola quasi ad ogni pagina, in un ritmo sincopato. Il tutto, unito alle frequenti sequenze senza parole, non rende facilissima la lettura. Il libro però risulta godibile, merito anche del tratto leggermente caricaturale in un bianco e nero molto netto.
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