Il diario personale delle mie letture, con semplici commenti, perché non sono in grado di scrivere recensioni.
venerdì 31 gennaio 2014
Ultime letture: Paperino e i gamberi in salmì e altre storie
Nel primo volume de "L'opera omnia di Romano Scarpa" spiccano senz'altro due storie giustamente famose: Topolino e il doppio mistero di Macchia Nera (posta all'inizio del libro anche la sua posizione in cronologia sarebbe stata più avanti) e quella che dà il titolo. Vi sono però altre perle fra cui mi piace segnalare: Biancaneve e Verde Fiamma e Biancaneve la strega e lo scudiero. Nel mondo Disney siamo abituati ai fratelli (Qui Quo Qua, Tip e Tap, ecc.) che agiscono come uno solo, con un'unica personalità e ci si potrebbe aspettare lo stesso con i sette nani. Invece lo sceneggiatore Guido Martina gestisce ottimamente il numeroso gruppo caratterizzando in modo ben diverso l'uno dall'altro i vari nani. Il risultato è che il melenso personaggio di Biancaneve passa in secondo piano e le storie diventano godibilissime, degne di quelle dei topi e dei paperi.
martedì 21 gennaio 2014
Ultime letture: Il giocatore
Stefan Miquel ha tratto la storia dal romanzo di Dostoevskij e l'ha sceneggiata in maniera ottima, con un buon ritmo. Loic Godart ha realizzato disegni in stile grottesco riuscendo però ad accentuare gli aspetti tristi della vicenda, utilizzando colori tutt'altro che realistici ma di forte impatto. Particolarmente degne di nota le tavole in cui si alternano il buio della notte e la luce all'interno degli edifici.
Il risultato è un bellissimo volume di 100 pagine.
Il risultato è un bellissimo volume di 100 pagine.
domenica 19 gennaio 2014
Ultime letture: Rachel Rising 3
Prosegue la saga a base di morti che risorgono con i capitoli da 13 a 18 che si leggono tutto d'un fiato come ci ha ormai abituati Terry Moore. Ritmo incalzante, colpi di scena a ripetizione, rivelazioni e tutto quanto spinge il lettore a voltare velocemente le pagine.
sabato 18 gennaio 2014
Chi si ricorda ... degli Almanacchi e dei Supplementi di Linus?
Come ulteriore tappa di questo strano percorso di avvicinamento al cinquantesimo compleanno della rivista Linus cerco di fare un po' di chiarezza sui vari supplementi e almanacchi usciti nel corso degli anni. La necessità di un ragionamento a questo proposito è testimoniata dal controverso status dei cosiddetti "numeri 13" che dal 1979 al 1995 hanno completato le varie annate della rivista. Nella Guida al Fumetto Italiano di Gianni Bono (consultata la prima edizione) questi "numeri 13" sono elencati e numerati di seguito ai Supplementi degli anni '60 / '70; nel sito della Fondazione Franco Fossati invece sono inquadrati come "secondo periodo" degli Almanacchi. Giuseppe Peruzzo nel suo indispensabile "Persone di nuvola" elenca di seguito i supplementi, i numeri 13 (dimenticando l'ultimo) ed i successivi almanacchi biannuali, compreso Ciao Sparky.
Per comodità ecco le pubblicazioni che hanno orbitato intorno a Linus divise in "gruppi".
Gruppo A) Supplementi anni '60 / '70: 30 numeri dal 1965 al 1973
Gruppo B) Ali Baba e speciali: 7 numeri dal 1967 al 1969 + 1 un fascicolo in inglese del 1970
Gruppo C) Almanacchi anni '60 / '70: 14 numeri dal 1965 al 1978
Gruppo D) Numeri 13: 17 numeri dal 1979 al 1995
Gruppo E) Supplementi anni '90: 10 numeri, due all'anno dal 1996 al 2000 + lo speciale "Ciao Sparky" del 2000
Dettaglio di ciascun gruppo.
A) La serie "classica" dei supplementi di Linus inizia timidamente nel 1965 con i primi due, spillati con poche pagine, dedicati a Jeff Hawke e Li'l Abner. Prosegue poi con albi ben più consistenti, costola piatta e in alcuni casi la scritta "per adulti" in copertina. Il formato ed il tipo di carta, sia per la copertina che per le pagine interne, sono simili a quelli dei numeri della rivista. Non c'è una periodicità regolare ed i titoli, piuttosto fantasiosi, comprendono sempre il nome "Linus". Una particolarità è data da un diario scolastico che fa parte a tutti gli effetti della collezione dei supplementi, ma è anche l'apripista della fortunata serie di diari basati sui personaggi delle strisce dei Peanuts.
I supplementi di Linus fermano la loro corsa nel 1973 allorché è in allestimento la nuova rivista mensile AlterLinus che ne prende il posto.
B) Nel 1967 un supplemento di Linus, diverso agli altri per la veste editoriale più ricca e curata, si presenta con una doppia testata: "Ali Baba" in copertina e "Robinson" in quarta di copertina. Su questa falsa riga seguiranno, sempre usciti come supplementi a Linus, quattro volumi con la testata "Ali Baba" numerati da 1 a 3 più un supplemento "Ali Baba-Yaga". La particolarità è che il numero 3 era ufficialmente fuori commercio e riservato agli abbonati ai supplementi di Linus.
Ali Baba n. 2 (copertina)
A complicare la faccenda ci sono due volumi: "Valentina speciale" e "Barbarella speciale" usciti nello stesso periodo e con identica cura editoriale, ma che non fanno parte della collezione di "Ali Baba".
Infine a maggio 1970 esce una versione di Linus per il mercato inglese. La scritta in copertina recita "bumper spring number" ed all'interno è indicato come numero zero. Questo non dovrebbe essere elencato insieme ai supplementi di Linus, ma piace farlo perché è un bel numero, con 100 pagine di cui 20 formano un inserto centrale con Upside-Down di Gustave Verbeek.
C) Fin dalla prima uscita Linus lancia la campagna abbonamenti che avrà un discreto successo e promette un omaggio agli abbonati. Questo si concretizzerà in un bel volume rilegato con copertina cartonata, uscito a dicembre 1965 ed intitolato "Almanacco di Linus 1965".
Sarà il primo di una serie che si protrarrà per 14 anni. Per il successivo almanacco si pensa bene di titolare con l'anno che verrà e non con quello trascorso, pertanto a dicembre 1966 esce "Almanacco di Linus 1967".
Almanacco giallo di Linus 1972 (copertina)
Una particolarità è "Almanacco di Linus 1971" che ha un'altro titolo "Buck Rogers 1" ed un diverso formato, quadrato, per adattarsi alla pubblicazione delle strisce giornaliere. Pochi mesi dopo verrà messo in vendita un analogo volume "Buck Rogers 2" complementare al primo, ma che non fa parte della collezione degli almanacchi. Dal 1975 la copertina cartonata lascia il posto ad una flessibile. Questa serie di almanacchi termina a dicembre 1978 con "Almanacco di Linus 1979", quando la rivista cambia il proprio formato, diminuendolo.
D) Dopo la diminuzione del formato al posto dei vecchi almanacchi ogni anno a dicembre esce in edicola un tredicesimo numero di Linus, con le stesse caratteristiche della rivista ma contenente solo fumetti, senza redazionali. Il primo del dicembre 1979 riporta la dicitura "Almanacco 1980" seguita dalla testata "Linus" e dal numero "13" scritto con gli stessi caratteri grandi. La serie continuerà, invariata, fino a dicembre 1995 con "Almanacco 1996" e quindi superando indenne il nuovo cambio di formato della rivista che da gennaio 1992 è tornata grande. Il dilemma è se questi 17 albi debbano essere considerati almanacchi, supplementi o semplici numeri speciali della rivista.
E) Nel 1996 i "supplementi / almanacchi" (supplementi di fatto, almanacchi di nome) proseguono e si moltiplicano. Escono infatti un "Almanacco 1996-1" e un "Almanacco 1996-2" e così fino al 2000 per un totale di dieci albi. A differenza dei precedenti questi hanno la costolina piatta e gli ultimi due anni il formato cambia due volte divenendo quasi quadrato.
Almanacco 2000 - 1 (copertina)
Nel 2000 esce anche un altro supplemento: "Specialinus - Ciao Sparky" in omaggio a Charles Schulz subito dopo la sua morte.
A tutto quanto sopra possiamo aggiungere anche "Linussessantotto" (titolo scritto solo all'interno, la copertina presenta la stessa testata di un normale numero della rivista): un allegato al numero del maggio 1998 che celebra i trentanni del Maggio '68.
In totale 81 pezzi da collezione nell'arco di 35 anni.
Per comodità ecco le pubblicazioni che hanno orbitato intorno a Linus divise in "gruppi".
Gruppo A) Supplementi anni '60 / '70: 30 numeri dal 1965 al 1973
Gruppo B) Ali Baba e speciali: 7 numeri dal 1967 al 1969 + 1 un fascicolo in inglese del 1970
Gruppo C) Almanacchi anni '60 / '70: 14 numeri dal 1965 al 1978
Gruppo D) Numeri 13: 17 numeri dal 1979 al 1995
Gruppo E) Supplementi anni '90: 10 numeri, due all'anno dal 1996 al 2000 + lo speciale "Ciao Sparky" del 2000
Dettaglio di ciascun gruppo.
A) La serie "classica" dei supplementi di Linus inizia timidamente nel 1965 con i primi due, spillati con poche pagine, dedicati a Jeff Hawke e Li'l Abner. Prosegue poi con albi ben più consistenti, costola piatta e in alcuni casi la scritta "per adulti" in copertina. Il formato ed il tipo di carta, sia per la copertina che per le pagine interne, sono simili a quelli dei numeri della rivista. Non c'è una periodicità regolare ed i titoli, piuttosto fantasiosi, comprendono sempre il nome "Linus". Una particolarità è data da un diario scolastico che fa parte a tutti gli effetti della collezione dei supplementi, ma è anche l'apripista della fortunata serie di diari basati sui personaggi delle strisce dei Peanuts.
I supplementi di Linus fermano la loro corsa nel 1973 allorché è in allestimento la nuova rivista mensile AlterLinus che ne prende il posto.
B) Nel 1967 un supplemento di Linus, diverso agli altri per la veste editoriale più ricca e curata, si presenta con una doppia testata: "Ali Baba" in copertina e "Robinson" in quarta di copertina. Su questa falsa riga seguiranno, sempre usciti come supplementi a Linus, quattro volumi con la testata "Ali Baba" numerati da 1 a 3 più un supplemento "Ali Baba-Yaga". La particolarità è che il numero 3 era ufficialmente fuori commercio e riservato agli abbonati ai supplementi di Linus.
Ali Baba n. 2 (copertina)
A complicare la faccenda ci sono due volumi: "Valentina speciale" e "Barbarella speciale" usciti nello stesso periodo e con identica cura editoriale, ma che non fanno parte della collezione di "Ali Baba".
Infine a maggio 1970 esce una versione di Linus per il mercato inglese. La scritta in copertina recita "bumper spring number" ed all'interno è indicato come numero zero. Questo non dovrebbe essere elencato insieme ai supplementi di Linus, ma piace farlo perché è un bel numero, con 100 pagine di cui 20 formano un inserto centrale con Upside-Down di Gustave Verbeek.
C) Fin dalla prima uscita Linus lancia la campagna abbonamenti che avrà un discreto successo e promette un omaggio agli abbonati. Questo si concretizzerà in un bel volume rilegato con copertina cartonata, uscito a dicembre 1965 ed intitolato "Almanacco di Linus 1965".
Sarà il primo di una serie che si protrarrà per 14 anni. Per il successivo almanacco si pensa bene di titolare con l'anno che verrà e non con quello trascorso, pertanto a dicembre 1966 esce "Almanacco di Linus 1967".
Almanacco giallo di Linus 1972 (copertina)
Una particolarità è "Almanacco di Linus 1971" che ha un'altro titolo "Buck Rogers 1" ed un diverso formato, quadrato, per adattarsi alla pubblicazione delle strisce giornaliere. Pochi mesi dopo verrà messo in vendita un analogo volume "Buck Rogers 2" complementare al primo, ma che non fa parte della collezione degli almanacchi. Dal 1975 la copertina cartonata lascia il posto ad una flessibile. Questa serie di almanacchi termina a dicembre 1978 con "Almanacco di Linus 1979", quando la rivista cambia il proprio formato, diminuendolo.
D) Dopo la diminuzione del formato al posto dei vecchi almanacchi ogni anno a dicembre esce in edicola un tredicesimo numero di Linus, con le stesse caratteristiche della rivista ma contenente solo fumetti, senza redazionali. Il primo del dicembre 1979 riporta la dicitura "Almanacco 1980" seguita dalla testata "Linus" e dal numero "13" scritto con gli stessi caratteri grandi. La serie continuerà, invariata, fino a dicembre 1995 con "Almanacco 1996" e quindi superando indenne il nuovo cambio di formato della rivista che da gennaio 1992 è tornata grande. Il dilemma è se questi 17 albi debbano essere considerati almanacchi, supplementi o semplici numeri speciali della rivista.
E) Nel 1996 i "supplementi / almanacchi" (supplementi di fatto, almanacchi di nome) proseguono e si moltiplicano. Escono infatti un "Almanacco 1996-1" e un "Almanacco 1996-2" e così fino al 2000 per un totale di dieci albi. A differenza dei precedenti questi hanno la costolina piatta e gli ultimi due anni il formato cambia due volte divenendo quasi quadrato.
Almanacco 2000 - 1 (copertina)
Nel 2000 esce anche un altro supplemento: "Specialinus - Ciao Sparky" in omaggio a Charles Schulz subito dopo la sua morte.
A tutto quanto sopra possiamo aggiungere anche "Linussessantotto" (titolo scritto solo all'interno, la copertina presenta la stessa testata di un normale numero della rivista): un allegato al numero del maggio 1998 che celebra i trentanni del Maggio '68.
In totale 81 pezzi da collezione nell'arco di 35 anni.
venerdì 17 gennaio 2014
Ultime letture: Inedistrips numeri 10-11-15-17-20-28-49-50
Nei numeri 11, 15 e 20 un assaggio di Smilin'Jack, serie di genere aviatorio con storie a continuazione fra strisce e tavole del 1938, dal 21 marzo al 4 settembre.
I numeri 10, 17 e 28 contengono la seconda, terza e quarta avventura di The Shadow nelle strisce dal 12 agosto 1940 fino al 25 gennaio 1941.
Il numero 49 è dedicato a The Lone Ranger con un intero anno di tavole domenicali dal 25 maggio 1941 al 24 maggio 1942.
Il cinquantesimo numero della collana è uno scherzo! La serie The Mind nessuno la conosce ed occorre un articolo in seconda di copertina, tradotto da Alberto Becattini dal numero 1 del settembre 1982 della fanzine statunitense CurioComics. Dell'autore Al Maxwell si hanno poche notizie e di questa serie sappiamo approssimativamente che è stata prodotto per un breve periodo a cavallo fra il 1934 ed il 1935.
Un altro articolo in terza di copertina spiega che è tutto falso... La storia è nuova di zecca, scritta proprio da Becattini per gli ottimi disegni di Massimo Gamberi che realizza strisce e tavole inventandosi una firma ed inserendo false date e indicazioni di copyright per l'inesistente Grim Feature Syndicate.
Una bella sorpresa per festeggiare il bel traguardo dei 50 numeri della collana Inedistrips.
Elenco dei primi 50 numeri di Inedistrips (pdf)
I numeri 10, 17 e 28 contengono la seconda, terza e quarta avventura di The Shadow nelle strisce dal 12 agosto 1940 fino al 25 gennaio 1941.
Il numero 49 è dedicato a The Lone Ranger con un intero anno di tavole domenicali dal 25 maggio 1941 al 24 maggio 1942.
Il cinquantesimo numero della collana è uno scherzo! La serie The Mind nessuno la conosce ed occorre un articolo in seconda di copertina, tradotto da Alberto Becattini dal numero 1 del settembre 1982 della fanzine statunitense CurioComics. Dell'autore Al Maxwell si hanno poche notizie e di questa serie sappiamo approssimativamente che è stata prodotto per un breve periodo a cavallo fra il 1934 ed il 1935.
Un altro articolo in terza di copertina spiega che è tutto falso... La storia è nuova di zecca, scritta proprio da Becattini per gli ottimi disegni di Massimo Gamberi che realizza strisce e tavole inventandosi una firma ed inserendo false date e indicazioni di copyright per l'inesistente Grim Feature Syndicate.
Una bella sorpresa per festeggiare il bel traguardo dei 50 numeri della collana Inedistrips.
Elenco dei primi 50 numeri di Inedistrips (pdf)
Ultime letture: Fumetto n. 88
Il numero di dicembre 2013 della più longeva "rivista di comics", come recita il sottotitolo, si presenta con una bella copertina di Giuseppe Matteoni raffigurante il protagonista della serie Dragonero, argomento di un articolo / intervista. Il servizio di apertura della rivista, con vari articoli accompagnati da una breve storia completa, è dedicato a "Tarzan... e famiglia". Degno di nota è poi l'inserto centrale (da sempre una vera e propria rivista nella rivista, staccabile, con una sua copertina a colori di cartoncino) con la seconda parte dell'elenco completo delle pubblicazioni italiane di fumetto franco belgi, principalmente Lancio Story e Skorpio.
Molti altri articoli ed un'altra storia completa costituiscono il corpo principale delle 80 pagine in bianco e nero di Fumetto ma grande spazio viene riservato in ogni numero alle rubriche dedicate alle novità editoriali. Molti volumi sono recensiti e TUTTO quanto viene pubblicato è segnalato nella indispensabile rubrica "Dall'edicola" che passa in rassegna anche quello che esce solo in fumetteria. Le case editrici sono elencate in ordine alfabetico e la sorpresa arriva alla lettera M, con la voce "Miscellanea" sotto la quale troviamo veramente di tutto: dagli allegati ai quotidiani ai cataloghi delle mostre fino a pubblicazioni di altri generi che occasionalmente dedicano spazio ai fumetti. In tutto 8 pagine piene di informazioni.
Questa è la rivista Fumetto.
Molti altri articoli ed un'altra storia completa costituiscono il corpo principale delle 80 pagine in bianco e nero di Fumetto ma grande spazio viene riservato in ogni numero alle rubriche dedicate alle novità editoriali. Molti volumi sono recensiti e TUTTO quanto viene pubblicato è segnalato nella indispensabile rubrica "Dall'edicola" che passa in rassegna anche quello che esce solo in fumetteria. Le case editrici sono elencate in ordine alfabetico e la sorpresa arriva alla lettera M, con la voce "Miscellanea" sotto la quale troviamo veramente di tutto: dagli allegati ai quotidiani ai cataloghi delle mostre fino a pubblicazioni di altri generi che occasionalmente dedicano spazio ai fumetti. In tutto 8 pagine piene di informazioni.
Questa è la rivista Fumetto.
sabato 4 gennaio 2014
Ultime letture: Pyonyang
Nel descrivere la grigia realtà della Corea del Nord, Guy Delisle non perde mai di vista il lato divertente delle cose che lo circondano. Questo è il suo stile nel realizzare le opere di "graphic journalism", così piacevoli da leggere ed allo stesso tempo estremamente interessanti per conoscere i luoghi.
Ultime letture: Color Tex n. 4
Un albo di Tex anche per chi non è amante di Tex. Da questo numero la collana diventa semestrale e la seconda uscita, autunnale, sarà sempre composta di storie brevi. In questo caso abbiamo 4 storie di 32 pagine ciascuna, scritte da altrettanti grandi sceneggiatori: Tito Faraci, Pasquale aruju Gianfranco Manfredi e Mauro Boselli. Un formato inusuale per Tex e quattro belle storie a fumetti.
venerdì 3 gennaio 2014
Ultime letture: La seconda volta che ho visto Roma
Un intreccio fra sogno e realtà, fra storie diverse con i coloratissimi disegni in stile grottesco. Nel complesso Marco Corona ha realizzato un fumetto che si legge piacevolemente con un buon ritmo.
giovedì 2 gennaio 2014
Ultime letture: Palestina, una nazionne occupata (non terminato)
Qualche volta succede di non riuscire a terminare la lettura di un libro a fumetti. Non sono certo un fine esteta come il Primo Carnera di scozzariana memoria, ma trovo il tratto di Joe Sacco troppo disturbante. L'argomento del libro è molto interessante ed il taglio giornalistico è ottimo; sono le immagini che mi bloccano. Mi sono arreso dopo tre capitoli e di ciò mi scuso.
mercoledì 1 gennaio 2014
Spezziamo una lancia per ... Linus formato piccolo: annate dal 1979 al 1991
Ad aprile 2015 la rivista Linus compirà 50 anni, un traguardo storico; come tappa di avvicinamento voglio qui ricordare un periodo bistrattato del mensile.
Dal gennaio 1979, direttore responsabile Oreste del Buono, fino a dicembre 1991, direttore Fulvia Serra, Linus usciva in un formato piccolo (cm 15 x 21) rinunciando quindi ai grandi fumetti d'avventura che migrarono sulle altre testate della casa editrice (AlterAlter prima e Corto Maltese poi).
Questa trasformazione può essere vista in senso negativo ma in realtà fa acquisire alla rivista una caratteristica molto importante: la personalità. Nei tredici anni di formato piccolo Linus ha una linea ben precisa e chiara: sappiamo cosa aspettarci in ogni numero. Possono cambiare i collaboratori per le parti scritte, possono cambiare le strisce presentate, possono arrivare autori come Staino o Altan a fare da portabandiera alternativi ai Peanuts, ma il "taglio" della rivista rimane. Se confrontiamo due numeri a dieci anni di distanza, 1980 e 1990, non troviamo molte differenze, non come quelle che appaiono da un altro confronto decennale fra un numero del 1967 ed uno del 1977.
Nel 1965 Linus era l'unica rivista a fumetti; negli anni '70 una rivista fra le altre; negli anni '80, in mezzo a tante (troppe) riviste, Linus si distingue, ha ritrovato una sua personalità che aveva perso.
Dal gennaio 1979, direttore responsabile Oreste del Buono, fino a dicembre 1991, direttore Fulvia Serra, Linus usciva in un formato piccolo (cm 15 x 21) rinunciando quindi ai grandi fumetti d'avventura che migrarono sulle altre testate della casa editrice (AlterAlter prima e Corto Maltese poi).
Questa trasformazione può essere vista in senso negativo ma in realtà fa acquisire alla rivista una caratteristica molto importante: la personalità. Nei tredici anni di formato piccolo Linus ha una linea ben precisa e chiara: sappiamo cosa aspettarci in ogni numero. Possono cambiare i collaboratori per le parti scritte, possono cambiare le strisce presentate, possono arrivare autori come Staino o Altan a fare da portabandiera alternativi ai Peanuts, ma il "taglio" della rivista rimane. Se confrontiamo due numeri a dieci anni di distanza, 1980 e 1990, non troviamo molte differenze, non come quelle che appaiono da un altro confronto decennale fra un numero del 1967 ed uno del 1977.
Nel 1965 Linus era l'unica rivista a fumetti; negli anni '70 una rivista fra le altre; negli anni '80, in mezzo a tante (troppe) riviste, Linus si distingue, ha ritrovato una sua personalità che aveva perso.