Ho una sorella maggiore di 12 anni che quando ero piccolo acquistava qualche fumetto. Oltre all'immancabile Topolino mi affascinavano soprattutto le gesta di Nembo Kid e gli altri eroi di quella che ancora non si chiamava DC Comics. La mia famiglia era cattolica e presto arrivò l'abbonamento a Il Giornalino (mentre il Corriere dei piccoli in casa mia non si è mai visto) che mi ha accompagnato fino alle scuole medie.
Nel frattempo, con un minimo di autonomia data dalla paghetta, avevo scoperto gli altri supereroi, quelli della Marvel e da lì un po' tutte le pubblicazioni dell'Editoriale Corno. I personaggi della Bonelli sono arrivati per ultimi nella mia adolescenza.
Con una formazione di base piuttosto ampia non poteva non nascere una grande curiosità. Così partendo dall'ammirazione per Max Bunker / Luciano Secchi, la rivista Eureka diventa il primo anello di una catena che comprende Linus, le altre riviste degli anni '70, i primi libri e poi tutta la valanga degli anni '80.
Con la maggiore età, la patente e soprattutto i primi stipendi, inizia a prendere forma una collezione ragguardevole, espressione di una passione smisurata. Nella mia biblioteca personale vi sono molti "giornalini", ma la parte più rappresentativa è data dalle "riviste", dai "libri" e dalle "ristampe amatoriali".
Un po' tutti i generi fumettistici sono rappresentati, ma fra i meno presenti spiccano senz'altro i manga. Sarà un fatto generazionale!
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