giovedì 17 ottobre 2019

Ultime letture: Perché lo fai, Alack Sinner + Alack Sinner, così com’era


1975: sul numero 1 del secondo anno della rivista Alter Linus inizia la serie di Alack Sinner di Carlos Sampayo e José Muñoz con la storia Il caso Webster.
1976: la stessa Milano Libri pubblica la prima edizione in volume del personaggio, iniziando però con la terza storia, Viet blues, e proseguendo in ordine cronologico fino alla sesta. Per l’elenco completo rimando al sito Slumberland.
1981: la bella Collana nera della Milano Libri, ospita il secondo libro di Alack Sinner che inizia con Conversando con Joe, una storia del 1978 in cui il protagonista racconta il suo passato, poi tutte le altre storie che non erano apparse nel precedente tomo.
Quindi i due volumi sono complementari fra loro e presentano le prime storie, realizzate fra il 1974 e il ’78, un ciclo completo con gli ultimi episodi che sembrano preparare la strada ad altre opere (sempre pubblicate su Alter Linus), quali Sophie (apparsa poi in volume per L’Isola Trovata nella collana Le Nuvole) e Nel bar (riproposta integralmente, in tempi più recenti, da Coconino Press in due volumi della collana Maschera Nera).
Nelle brevi storie di questi due libri si comprende come gli autori non vogliano fossilizzarsi su uno schema narrativo, preferendo operare una lenta ma costante evoluzione. Nella quarta storia La vita non è un fumetto, baby…, sperimentano l’incontro del personaggio con gli autori. All’epoca fecero scalpore le scene in cui Alack Sinner viene ritratto mentre è al cesso, si disse che fosse la prima volta che accadeva in un fumetto. Non so se questo è vero, ma certo è uno dei segni della modernità del personaggio, che per altri versi si inserisce in un contesto abbastanza tradizionale. Lui non è certo il primo investigatore privato, ex poliziotto, che lavora nei quartieri degradati di New York. Non è certo il primo personaggio permeato da una tristezza di fondo, così come non è l’unico ad avere rapporti sessuali. La modernità sta nell’uso del mezzo fumetto, nelle sceneggiature sincopate di Sampayo e nei disegni di Muñoz che travalicano il realismo, deformando i personaggi. Tutte caratteristiche che nei decenni successivi sono diventate comuni a tanti autori, ma che negli anni '70 rappresentavano una vera innovazione, se non una rivoluzione.



Le storie di Alack Sinner sono state ristampate varie volte; segnalo i prestigiosi volumi delle edizioni Nuages e gli albi economici dell’Editoriale Cosmo.

4 commenti:

  1. dei veri Classici. Ahimé, mi manca il primo dei volumi che citi. Tra le ristampe recenti c'è anche quella della Oblomov, ma giustamente dici di segnalarne solo alcune.

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    1. Credo che all'epoca in cui scrissi l'articolo il volume integrale Oblomov non fosse ancora uscito. Comunque vedo ora che si tratta di un formato A4, quelli della Nuages molto più grandi ... e più costosi!

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    2. Nonostante la freschezza dei tuoi post vedo che anche tu usi materiale "d'archivio" realizzato in precedenza :D

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    3. Ad oggi ho già programmato articoli fino al 12 dicembre!! A quell'epoca saranno diventati "archivio".

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