lunedì 9 ottobre 2017

Ultime letture: Il papà di Dio

In questo libro l'autore estremizza alcune delle caratteristiche fondanti la tecnica del fumetto a cominciare dal disegno che è come al suo solito minimalista, formato da pochissimi tratti. Poi osserviamo la narrazione per immagini che subisce una dilatazione: il passaggio da una vignetta all'altra (vignette che spesso occupano un'intera pagina o addirittura una coppia di pagine) rappresenta lo scorrere del tempo anziché il compiersi di un'azione da parte dei protagonisti e tutto ciò può sembrare paradossale trattandosi di personaggi immortali e dunque senza tempo. In realtà questo è l'aspetto più importante di tutto il libro. Molte pagine sono completamente bianche oppure occupate da una semplice linea che prosegue lo sfondo di quella precedente o magari contengono solo una parola che conclude la frase. Si può pensare che questo fumetto dilazionato nelle oltre 900 pagine del libro, poteva essere condensato in pochissimo spazio, ma evidentemente l'idea di Maicol&Mirco era ben diversa. Lui vuole dare l'impressione dello scorrere del tempo attraverso il tempo che il lettore impiega a sfogliare le pagine; utilizza l'attività manuale del lettore come componente essenziale del suo fumetto e questo fa di lui un geniale esploratore di nuove strade. Alla fine poi questo libro, a dispetto della mole (e del prezzo di copertina), si legge rapidamente perché c'è poco da leggere e le immagini sono semplici e veloci da decodificare: non bisogna soffermarsi su una pagina, ma sfogliare e sfogliare perché è questo che l'autore vuole.
Per quanto riguarda l'argomento della storia, occorre subito fugare il dubbio che si tratti di blasfemia; questo libro non offende la religione, semplicemente utilizza un personaggio raffigurato con un triangolo per raccontare una storia permeata più da tristezza che da allegria. Il Dio di Maicol&Mirco è un fanciullo che fa esperimenti di creazione, che si è creato un amico immaginario, che ha un rapporto difficile col padre e ottimo con lo zio. Leggendo ci si dimentica completamente del Dio della religione e ci si immerge nei rapporti familiari di questo ragazzino.
Certamente non è un libro che tutti potranno apprezzare, non è una strenna da regalare a Natale (!), ma è un bel libro e anche un bell'oggetto: cartonato di 960 pagine (non numerate) di piccolo formato (cm. 13 x 18), con disegni in rosso e nero e soprattutto con moltissimo bianco.



Il libro è pubblicato da Bao Publishing, costa 29 Euro e può essere ordinato sul sito.

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