giovedì 7 aprile 2016

Ultime letture: L'Histoire d'O n. 2 (Olympia Press 1986)

Qualche tempo è trascorso dall'epoca della prima Histoire, Madame O è ora un'elegante signora, sempre molto bella. Da ospite di Roissy (il ricordo di quel periodo è ancora vivo e dà luogo ad alcuni brevi flashback) adesso è lei a portare a Nuova Roissy una giovane ragazza vergine. Si tratta della figlia di un uomo d'affari che Madame O deve contrastare essendo stata ingaggiata da altri e questa è una delle mosse della partita a scacchi in cui è strutturata l'intera storia. Un'altra abile mossa è quella di offrirsi nuda al suo avversario per essere frustata; in quel frangente pronuncia la frase più rappresentativa di questa evoluzione del personaggio: "Le frustate fanno male, ma io misuro il potere dalla mia capacità di sopportarle... non dalla forza che voi impiegate!". Alla fine la partita a scacchi è dichiarata pari e per il lettore un cerchio si è chiuso. L'Histore d'O aveva raccontato la trasformazione da ragazza normale a oggetto di piacere degli uomini, schiava sessuale ben addestrata e poi aveva lasciato lì la protagonista, nelle mani di sir Stephen (che fa qui una fugace apparizione), senza una vera conclusione. Questo libro ha come antefatto il passaggio a donna matura, libera di condurre il gioco; poi c'è un inizio, uno svolgimento ed una fine.
Nell'Histoire d'O Crepax era stato piuttosto vago circa lo scorrere del tempo ed anche qui mancano riferimenti precisi. Tutta la vicenda potrebbe svolgersi nell'arco di pochi giorni, ma non è importante e l'autore si concentra solo sui passaggi essenziali, lasciando apparentemente dei vuoti nella sceneggiatura. In realtà la storia viene intenzionalmente narrata a salti, soffermandosi solo su mosse e contromosse, non su quello che sta in mezzo. Non si perde più di tanto a descrivere visivamente, come ci aveva abituato, i particolari di un rapporto sessuale, di una partita a tennis o di una donna che viene frustata (nell'Histoire d'O abbondano le pagine spese a mostrare il formarsi dei segni sulla pelle). Questa è un'evoluzione nello stile narrativo di Crepax che negli anni procede verso una sintesi.
Nel complesso il libro è molto bello, con una carica erotica altissima creata con più eleganza e meno scene esplicite rispetto al passato. Un erotismo raffinato che unito al tratto sempre affascinante, fa di questo fumetto una delle ultime grandi opere di Guido Crepax.







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